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"L'orto vò l'omo morto", le soddisfazioni dell'orto urbano biologico

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Quest'anno ho realizzato il mio primo orto urbano, cercando di mantenermi sul biologico ed applicando alcuni principi di agricoltura sinergica. Dall'impianto a goccia per la micro-irrigazione, alle canne utilizzate per sostenere i pomodori, tra cui anche il bambù che cresce in alcune zone di Tarquinia, passando per una pacciamatura "bio" fatta con i teli di iuta, posso dire che lo sforzo non è stato indifferente, ma ne è valsa la pena. Ho iniziato puntando quasi tutto sul rosso, con 5 tipi diversi di pomodoro: pachino, pendolino, datterino, cuore di bue, polifemo (quest'ultimo da dimenticare). Devo dire che le varietà che mi hanno dato più soddisfazione sono stati il cuore di bue (che vede nella foto accanto), il pendolino e il pachino, che sono molto simili. Tramite la tecnica della "scacchiatura", ovvero rimuovendo i rigetti ascellari delle piante (o femminelle) sono riuscito ad ottenere buoni risultati: pomodori saporiti e di grande pez