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"I Re della Ripa" (capitolo uno)

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"Luciardola" « Ciao mamma, vado da Giulio! » «Hai finito di mangiare tutto?» «Sì, sì... ho finito!» «Mi raccomando non fare tardi, e sta attento…». Andrea corse via chiudendo la porta mentre Giuseppina, sua madre, continuava a bubbolare.  Il pesante portone del palazzo si aprì lentamente e una lama di luce tagliò la penombra umida dell’androne; il ragazzo si precipitò fuori godendo del giallo calore solare che inondava tutta la piazza. L’estate era nell’aria. Un’altra meravigliosa estate da passare tra mille avventure, pensava, mentre quasi correndo si dirigeva verso la casa del suo grande amico.             In realtà Giulio era più di un amico: era la sua controparte, il suo braccio destro, la sua spalla, più che un fratello. L’aveva conosciuto molto tempo prima, in un assolato pomeriggio estivo, proprio in quel giardino dove ora stava passando. Erano stati poi così fortunati da trovarsi a scuola insieme, v...

Fumo e notte

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Guardò in alto. L’aereo passava lentamente sopra la sua testa, nella notte fredda e pulita, emettendo un lontano strascico di rumore appena percettibile. Fissò il velivolo a lungo, immaginandone la forma solamente accennata dalle luci di volo, finché scomparve confondendosi nella Via Lattea. Ma idealmente continuò a seguire l’aereo. Per un attimo gli sembrò quasi di stare a bordo, su un comodo sedile, senza preoccupazioni, in uno stato di piacevole torpore, perché sapeva di stare viaggiando. Non importava dove, non importava per quanto tempo; importava solo che qualsiasi fosse la meta di quell'aereo, lui ci stava andando. Una folata di gelida brezza notturna lo precipitò di colpo dall'aereo facendolo tornare sul mondo reale. … Fa un freddo cane stasera! La sigaretta, arrivata al filtro, si era spenta senza neanche avvisarlo. Poco male. Tirò fuori il pacchetto da dieci di Amadis e ne sfilò un’altra, accendendola faticosamente dopo svariati tentativi. Ne aveva già fu...