Segnaletica QR Code: ma è davvero così innovativa?

Da alcuni mesi nel centro storico di Tarquinia è stata introdotta una nuova segnaletica verticale a fondo marrone (segnali turistici e di territorio) molto ricca e dettagliata, un'iniziativa lodevole dell'assessorato al Turismo del Comune di Tarquinia per rendere più intuitiva la visita ai monumenti tarquiniensi da parte dei turisti, agevolando anche l'indivudiazione di punti di interesse quali ristoranti e bed&breakfast. La vera notizia però è stata sin da subito l'introduzione dei QR Code all'interno dei circa 200 cartelli installati nelle principali piazze e via del centro. 
Questi simboli (composti da moduli neri disposti all'interno di uno schema di forma quadrata) sono dei codici bidimensionali inventati nel 1994 allo scopo di tracciare i pezzi di automobili nelle fabbriche della Toyota. La caratteristica principali di questi codici è quella di poter contenere fino a 4.296 caratteri alfanumerici, rispetto alla minore capacità di un normale codice a barre. I codici QR possono contenere indirizzi Internet, testi e numeri, e sono leggibili da qualsiasi telefono cellulare  o smartphone munito di un apposito programma di lettura.
L'uso dei QR code nella segnaletica di Tarquinia è stato oggetto in questi mesi di grande pubblicità (soprattutto sul web), indicandola perfino come primo sito UNESCO a far uso di tale tecnologia. L'amministrazione ha presentato l'inserimento di questi codici come un "modo nuovo di fare turismo".

Lavorando nel settore dell'informatica e della comunicazione grafica dal 1999, però, devo dire di essere rimasto abbastanza perplesso riguardo diversi aspetti di questa "digitalizzazione" dei segnali che sembra voler abbracciare il futuro con una tecnologia obsoleta di 17 anni come quella dei codici QR.

Le domande che mi sono posto sono queste:

1) L'unico punto di vantaggio dei QR Code rispetto a tecnologie molto più recenti come gli High Capacity Color Barcode è quello di poter memorizzare migliaia di caratteri off-line (cioè senza necessitare di una connessione Internet). Allora perchè sono stati usati i QR Code soltanto per contenere le poche decine di caratteri di un URL (indirizzo Internet), dove sarebbe stato sufficiente perfino il vecchio codice a barre? (vedi fig. 1).




Fig. 1 - esempio di Codice a Barre e QR Code contenenti lo stesso indirizzo web (URL): www.tarquinia.net


2) Perchè buona parte dei segnali è stata posizionata a più di due metri e mezzo dal suolo, dove non è possibile arrivare con un telefonino senza servirsi di una scala? Anche nell'ipotesi che i simboli apposti su tali cartelli siano dei pre-segnali (simboli indicativi della presenza di QR code), ci sarebbe un evidente errore grafico, poichè un presegnale non dovrebbe essere uguale ad un segnale (per differenziarsi).

3) L'uso di questa segnaletica digitale necessita di una connessione mobile ad Internet che pochi oggi dispongono, senza contare che navigare con il cellulare costa (se sì è sprovvisti di traffico dati incluso), soprattutto quando si ha un operatore estero (nel caso di turisti stranieri) e si naviga in roaming. Non sarebbe stato molto più attuale e innovativo servire il centro storico con una connessione Internet wireless gratuita per turisti e cittadini, magari sfruttando il protocollo Wi-Max come hanno fatto, ad esempio, molti comuni della Toscana e della Lombardia?

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Commenti

  1. Un misero link con dei costi di traffico internet per il turista, quando si poteva con un po' di pazienza, ma neanche tanta, sfruttare i 4.296 caratteri a disposizione. Stiracchiatini!

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  2. Sembra solo di aver fatto un giochetto alla nipotina senza effetto. Si rimane male del risultato salvo aver verificato che il programmino QR funziona sul cellulare. Tanto fumo e niente arrosto.

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  3. ciao luca, ti rispondo punto per punto:


    1) La tua è un'osservazione capziosa. Se si fosse utilizzata una soluzione diversa dal qrcode si sarebbe potuta eccepire questa "originalità" come forzata contro l'affidabilità del qrcode che ricordo essere in uso nelle campagne marketing di ditte quali adidas, nike, puma, gucci e chi più ne ha più ne metta, e non da 17 "obsoleti" anni ma da circa 2/3. La citata HCCBarcode è un brevetto microsoft dei cui termini di licenza sarebbe bene diffidare come i casi visual java e foxpro insegnano. Il QRcode è gratis al 100% e non vedo quale sia il problema di utilizzare solo parte dei 4000 e rotti possibili caratteri se questo non si ripercuote negativamente ne sul lato economico ne su quello dell'usabilità ed anzi lo spazio extra è utilizzabile per il data correction.

    2) Qui la situazione è più complessa. Si è deciso di utilizzare il patrimonio di cartelli giacenti inutilizzati presso la multiservizi. Visto che si producevano dei "menhir" li si è impiegati come presegnali, e qui non ho afferrata la tua osservazione su segnali e sue rappresentazioni...e dire che di semiotica sono edotto. Più vicine ai punti di interesse ci sono le tabelle, non a caso di altezza accessibile. Quindi idealmente ci sono i presegnali lontani dai P.O.I. che ne indicano la direzione e la presenza o meno del qrcode, seguiti dalle tabelle mediamente prossime ai P.O.I. che segnalano con tanto di codice accessibile; infine il palo con la targa propria del P.O.I. con ovviamente il codice.

    3) Su questo non sono del tuo stesso avviso. Gli smartphone sono principalmente acquistati con sovvenzione da parte dell'operatore telefonico dietro sottoscrizione di contratto che quasi sempre prevede del traffico dati. La connessione wireless gratuita, per come l'hai posta tu, non ha alcun senso dal punto di vista dell'informazione turistica se non c'è il servizio di informazione turistica stesso; ma questa è una questione che riguarda l'amministrazione comunale e non il servizio qrcode e quindi spetta a loro rispondere (sappi comunque che è quella la direzione che si intende intraprendere).

    spero di aver chiariti almeno alcuni dei tuoi e/o altrui dubbi

    amici come prima (e ci mancherebbe)
    tuo alfonso

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  4. Ciao Alfonso,
    ti ringrazio per il pronto commento di replica alle domande poste nel mio articolo. Leggendo le tue risposte però, devo dire che la maggior parte delle mie perplessità rimane.

    Non credo di essere capzioso, poichè io ho semplicemente appurato che la stesse informazioni contenuti in questi QR code potevano essere contenute in un altro barcode, mentre invece non è stata sfruttata l'unicità dei QR di poter contenere moltissimo testo offline, che avrebbe permesso anche a chi non possiede Internet sul telefono, o a chi lo paga, di accedere alle informazioni, e questo ha una ripercussione sull'usabilità e sul lato economico.
    Se invece i QR sono stati scelti con l'occhio del "marketing" e del "branding", come è la principale preoccupazione dei Loghi da te citati, allora la scelta dei QR è sicuramente azzeccata.

    Riguardo ai motivi dell'altezza esagerata di molti cartelli, invece, sei stato chiaro. La mia osseravazioni sui presegnali era semplice: se sono uguali ai segnali la gente pensa che sono stati messi troppo in alto per arrivarci, e ti assicuro che non sono il solo a confondersi.

    La wireless gratuità è un'idea che volevo lanciare da questo blog all'amministrazione, e magari lo farò a breve con un articolo dedicato. Personalmente ritengo che oltre ad un servizio ai cittadini sia anche un servizio ai turisti, che accederebbero via web alle informazioni turistiche su Tarquinia direttamente e gratuitamente senza dover passare per una scansione di codici a barre. Inoltre vorrei ricordare che navigare in Internet all'estero costa sempre, perchè si è in roaming e si naviga con un altro operatore e con altre tariffe.

    Con amicizia,
    Luca

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  5. rieccoci qui:

    usare un qrcode per contenere un lungo testo a quale vantaggio porta?!
    si fa prima a mettere la classica palina didattica così anche chi non ha un cellulare con programma di lettura codici può leggere.

    trovo molto cavillosa questa crociata contro il qrcode. Quale è il problema? O meglio, quale è il vantaggio delle altre tecnologie citate?!


    il qrcode è semplicemente un punto di accesso ad un servizio multilingua, con possibilità di audio guida e video guida (c'è un primo demo in LIS per san martino ed il palazzo comunale se ben ricordo), con localizzazione di servizi di accoglienza in prossimità...aggiungerei uno "scusa se è poco".
    Per quel che riguarda il marketing la risposta è "assolutamente si". la promozione turistica nel 2011 si fa assolutamente come una operazione di marketing; da qui è nato il marchio dell'ippocampo quale brand turistico di tarquinia. Quante pubblicità hai viste di mete turistiche dove si è intrapresa questa via (grecia, turchia, egitto, spagna, per citare le prime che mi vengono in mente).

    il problema è semmai la copertura wifi free, e questo con tutte le tecnologie.
    la mia domanda è: siamo dello stesso avviso su questo?

    Lo dico perché è in questa direzione che l'amministrazione vuole muoversi ed in questa prospettiva che il servizio è stato pensato.

    tante care cose
    alfonso

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  6. Naturalmente questa non è una crociata contro il QR code, ma è una serie di riflessioni sulla sua reale utilità nel contesto tarquiniese, e più precisamente come servizio destinato ai turisti.
    Ma penso che su questo si sia scritto abbastanza e sia inutile continuare a "cavillare", i lettori del blog avranno sicuramente abbastaza materiale per farsi una loro idea.

    Nel dibattito che si è creato sono però nate delle derive interessanti, su cui si potrebbe continuare a parlare, come quella del marketing turistico, o "destination branding" come lo chiamano gli esperti.

    Credo sia buona l'idea del logo di Tarquinia Turismo e l'intenzione di diffonderlo come un marchio. Allo stesso tempo mi auguro che questo venga accompagnato da una precisa strategia, e con una campagna pubblicitaria all'altezza di una città importante come Tarquinia, altrimenti si rischia di non avere risultati e di sprecare soldi pubblici.
    Sarebbe opportuno che l'amministrazione rendesse pubblico il programma di branding turistico che si sta intraprendendo, anche perchè questo di tipo di operazioni va concertata direttamente con gli operatori turistici del territorio, ristoratori, artigiani, agenzie di servizi... sei d'accordo?

    Riguardo la copertura wireless non ho capito bene la tua domanda, di che problema parli?

    Buon Ferragosto!

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  7. questa volta parto dal fondo:
    il problema è la mancanza di una copertura wifi gratuita. della cosa, torno a ripeterti, si sta occupando l'assessore celli (credo sia pronta una bozza per un bando di gara).

    non afferro se per te sia un problema aver usato il qrcode al posto di codici a barre o simili, oppure il servizio stesso. dimmi che se posso argomento.

    sull'importanza di una campagna pubblicitaria all'altezza di tarquinia siamo tutti d'accordo, il problema è la sua disponibilità di capitali. un investimento nel campo turistico prevede una esposizione notevole all'inizio, parlo in termini finanziari, ed un rientro lento (ma si spera inesorabile ed esponenziale).
    Nell'ottica del cittadino; a quali servizi si è disposti a rinunciare da subito e per qualche anno, in favore di un investimento in campo turistico dal medio/lungo rientro?

    Sulla concertazione sono d'accordo, tanto che il programma di brand turistico è stato reso pubblico a luglio dell'anno scorso, se non ricordo male, col lancio del marchio+infopoint+touchscreen+guidabilingue. Ribadito dalla segnaletica QRCode. Rilanciato nella riunione dei siti unesco del lazio. Rinverdito a breve (credo settembre) con l'ufficializzazione della guida in LIS (forse in quest'occasione ci sarà una dichiarazione circa il wifi gratis) col patrocinio dell'ENS e SILIS.

    Le attività presenti nel servizio QRCode e nella guida non provengono dalle pagine gialle. C'è stato un "censimento" degli operatori ed inoltre, in almeno due occasioni (forse tre o più), sono stati invitati in comune per illustrargli la strategia più nel dettaglio.

    Detto ciò resta comunque valida ogni perplessità circa l'utilità di quanto fatto; che è ben altra cosa da "come" è stato fatto.
    se mi dici che è inutile potresti aver ragione. se mi dici che è stato fatto con superficialità sono molto meno d'accordo.

    aloha
    alfonso

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  8. Pensavo di essre stato abbastanza chiaro sui QR. Io ritengo che i QR code non costituiscano un'innovazione (al massimo una novità), nè apportino una reale utilità al turismo. E i contatori di accesso che segnano sulle 15/20 visite sulle schede di monumenti come S. Giacomo o l'Archivio Storico, fino alle 100 visite di S. Maria in Castello (contando pure i refresh di pagina e le prove fatte dai cittadini più curiosi!!!) credo che mi diano ragione. Almeno quelli sono dati che che non si possono obbiettare.
    Naturalmente i QR code sono castrati dalla mancanza di una copertura Internet Wireless, ma sebbene mi dici che è questa la strada su cui si sta lavorando (e ne sono felicissimo), per ora la situazione è questa.

    Riguardo i costi di una campagna finalizzata al rilancio del marchio Tarquinia, qui non vorrei rischiare di sembrare populista, ma mi sembra che Tarquinia di soldi ne abbia presi, e tanti, e magari sono molti i cittadini che avrebbero rinunciato a tante sponsorizzazioni di eventi e sagre per un programma serio di rilancio del territorio.

    Hasta pronto!

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  9. ok. quindi è il servizio in toto che non trovi utile. era la cosa che non mettevo a fuoco vista la disamina sui codici a barre.

    per come spendono i soldi non ci metto bocca, ma temo che si parli di rinunce più grandi che non il patrocinio di qualche sagra; cose tipo piscina e teatro (che comunque al momento non ci sono sicché...)

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  10. Esatto, nulla da dire invece sul servizio di segnaletica "tradizionale", utile e ben fatto.

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  11. riprendiamo:
    sicché non trovi utile un servizio che connetta ad un sito ottimizzato per dispositivi mobile dove c'è una guida bilingue (facilmente espandibili) geolocalizzazione, elenco strutture ricettive, e a breve, videoguida in LIS per sordi?! Il turista tipo dove dovrebbe prenderle le informazioni?

    sempre alfonso

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  12. Non ho mai parlato dell'utilità del portale web. Io ho posto le mie perplessità sulla raggiungibilità delle informazioni dal servizio QR per via della mancanza di una rete wireless (comprovata dai risicati accessi mi pare).

    Poi ho posto una mia personale opinione sul fatto che i QR non siano un mezzo così innovativo in questo contesto.
    Capisco che questa posizione può non essere condivisa... ma i miei dubbi restano.

    ciao

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  13. sicché fatta la copertura wifi...
    promosso o bocciato?
    il servizio qrcode intendo

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  14. Sicuramente con la copertura wifi il servizio QR avrebbe senso come punto di accesso

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  15. quale sarebbe una cosa veramente innovativa?

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  16. http://www.the-imagazine.com/in/italia/index.php/2011/09/22/tarquinia-qr-code-guida-turistica/

    e ci metterei sopra una sonora pernacchiona all'amico luca
    ;-)

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  17. Bella pubblicità, quasi quanto quella del sindaco al Tg2 con dietro i cartelli con i QR :) Ma dico, sei masochista? Pure codesto Pasqualini parla della tecnologia NFC come la vera innovazione, e guarda caso anche Google ha abbandonato recentemente i QR code http://www.businessinsider.com/those-little-square-codes-you-scan-with-your-phone-are-dead-2011-3
    Siete arrivati a festa finita!

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  18. È davvero questa la questione?
    Molte altre tecnologie per funzionare hanno bisogno della connessione del proprio smartphone.
    Inoltre il qr code è utilizzato spesso nelle segnaletiche, non c'è niente di strano che venga utilizzato anche nel paesino di tarquinia.

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